Bye Bye Morons: il ritorno di Dupontel come regista-attore

 
 

Dopo Ci rivediamo lassù (2017), Albert Dupontel torna nei doppi panni di regista e attore in Bye Bye Morons – Addio a tutti (2020) che, tre anni dopo la sua uscita nelle sale francesi, è ora disponibile in Italia su Sky e Now, passando dal raccontare una storia ambientata durante la Prima guerra mondiale a raccontarne una attuale, dei giorni nostri.

Suze Trappet (Virginie Efira) e Jean-Baptiste Cuchas (Albert Dupontel) hanno ciascuno un problema molto più grande rispetto al fatto che entrambi i loro cognomi vengono spesso fastidiosamente malintesi. Suze, parrucchiera di quarantatré anni, scopre di essere affetta da una malattia autoimmune causata dall’aver inalato per anni spray per capelli pieni di sostanze chimiche. Nel frattempo, JB, direttore informatico esperto in sistemi di sicurezza, viene licenziato soltanto perché la sua azienda vuole qualcuno di più giovane uscito da un’università importante. Suze vuole utilizzare il poco tempo che le rimane per cercare suo figlio, avuto a quindici anni e da cui si era separata tramite adozione anonima. JB, invece, il suo tempo lo vuole terminare subito con un drastico gesto. Non sa ancora di essere l’unica persona in grado di poter aiutare Suze. A completare il trio c’è Serge Blin (Nicolas Marié), rimasto cieco per un incidente con la polizia, assunto come archivista soltanto per completare la quota dedicata alla diversità e all’inclusione.

Bye Bye Morons - Addio a tutti è stato molto apprezzato nel 2021 ai César, tra i riconoscimenti cinematografici più ambiti in Francia. Delle dodici candidature, il film è riuscito a portarsi a casa ben sei premi, compresi miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura originale. Dupontel è già stato stimato in passato per la sua penna, vincendo il premio per la miglior sceneggiatura originale nel 2014 per la commedia 9 mois ferme (2013).

Grazie anche alla sua durata contenuta, Bye Bye Morons - Addio a tutti senz’altro intrattiene lo spettatore dall’inizio alla fine, nonostante alcuni sviluppi della storia siano un po’ forzati, portando, fatta eccezione per il finale alquanto spiazzante, a conseguenze prevedibili. Dupontel riesce, comunque, a dare una coerenza al film, mantenendo costante il livello di bizzarro e assurdo con battute veloci e sagaci, anche se magari a volte difficili da cogliere se tradotte dal francese. A rinforzare quest’atmosfera c’è la premiata fotografia di Alexis Kavyrchine che, grazie a un abile gioco di luci e ombre, dà al film una patina quasi fumettistica. Gli attori Virginie Efira e Nicolas Marié sono ottimi compagni al fianco di Dupontel, riuscendo a calibrare bene i propri personaggi, sia nei momenti leggeri che in quelli profondi.

Da non tralasciare è il cameo di Terry Gilliam (Brazil, L’esercito delle dodici scimmie, Paura e delirio a Las Vegas), che interpreta il cacciatore americano esperto di fucili su YouTube. Nel film ci sono tanti parallelismi con il lavoro di Gilliam, in particolar modo con Brazil (1985), come l’inseguimento da parte delle forze dell’ordine di un presunto terrorista che cerca soltanto di fare il suo lavoro. La distopica società controllata dalla tecnologia e dalla burocrazia in Brazil si è fatta realtà in Bye Bye Morons - Addio a tutti. Per JB questa società non è “da qualche parte nel Ventesimo secolo”, è qui ed ora e il paradosso più grande è che sarà proprio questa troppo potente tecnologia a diventare la sua arma principale per contrastare il sistema stesso.

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