Sapiens?: l’ultima sintesi del Maestro Bozzetto

 
 

Non è mai stata lodata abbastanza, la sintesi di Bruno Bozzetto. Tutta la sua filmografia ne è colma, tanto da un punto di vista narrativo, quanto stilistico. Il tratto dell’animatore italiano è infatti da sempre teso a sottrarre elementi, invece che lavorare per accumulo. I suoi personaggi, le sue tavole, i suoi frame, sono dei capolavori di inventiva capaci di sprigionare miriadi di idee grazie a una semplice linea, una macchia di colore, l’accostamento tra musica e disegno. Sapiens?, ultima fatica del Maestro disponibile su RaiPlay, è un trittico di cortometraggi della durata complessiva di poco più di venti minuti. Proprio come fece con il suo film più celebre, Allegro non troppo (1976), anche in questo caso le storie narrate sono scandite da altrettanti brani di musica classica: da Giuseppe Verdi a Beethoven, passando per Chopin. 

Tre frammenti, dunque, tre brevissimi episodi girati con stile e tecniche sempre differenti, accomunate però da un tratto semplice ed essenziale e da un dispiego produttivo minimo (eccetto, a tratti, nell’ultimo episodio) che sono il riflesso di una mente creativa pensante, intelligente e che non si lascia mai tentare dalla pigrizia di una scorciatoia più canonica. 

Oltre al minutaggio, oltre allo stile, la sintesi cui Sapiens? tende è più di tutto tematica. Il concept del film è quello di indagare la natura che popola il nostro mondo e il ruolo che l’essere umano vi si è ritagliato al suo interno (siamo sicuri di essere noi la specie sapiente?). Così, si passa dalle guerre a cavallo tra i secoli alla caccia a un ragno domestico, terminando il percorso in un lirico e lisergico grido d’allarme per la prepotenza e l’invadenza insensata dell’uomo nei confronti degli habitat che lo circondano. La coerenza tematica è semplice e chiara: non si sbaglia. Tutto è giocato in sottrazione, tutto è minimalista. Non ci sono parole, non ci sono dialoghi. Bozzetto lavora sulla bidimensionalità oppure costruisce un assolo narrativo che funziona da cima a fondo facendo relazionare il protagonista del corto con il fuori campo. 

Lontano dalle logiche digitali e barocche che vanno per la maggiore nell’animazione contemporanea, Sapiens? sfrutta il talento creativo di un regista instancabile e ancora innamorato del suo lavoro, capace di elargire uno sguardo fresco, giovane e pieno di energia che ha sempre qualcosa da comunicare e da insegnare alle nuove generazioni. Forse ha ragione Bozzetto, forse l’essere umano non è più degno della nomenclatura a cui viene scientificamente associato. Eppure, se fossimo alla ricerca di profili virtuosi e sapienti dei quali imitare gli sforzi, il suo nome potrebbe sintetizzare (di nuovo!) molte ragioni per cui il cinema meriterebbe di seguirne l’esempio.

Simone Soranna

Simone Soranna, classe 1991, laureato in Lettere moderne. È caporedattore del portale LongTake.it, scrive per la rivista Cineforum, lavora come corrispondente dai maggiori festival internazionali (Cannes, Venezia, Berlino) per Fred Film Radio e ha collaborato come anchorman per SkyCinema.

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