Jerry e Marge Giocano Alla Lotteria

 

Jerry e Marge sono una coppia insolita di pensionati che vive a Evart, un paesino di circa duemila anime nel Michigan. Il loro hobby preferito? Guidare per novecentomila miglia ogni tre settimane fino al Massachusetts per comprare una montagna di biglietti della lotteria. Con Jerry e Marge giocano alla lotteria (Paramount+) il regista americano David Frankel (Il Diavolo veste Prada, Io & Marley) ripercorre le tappe di questa incredibile storia vera, basandosi su un articolo di Jason Fagone sul HuffPost

Fidanzatini dal liceo, Jerry e Marge, interpretati da un Bryan Cranston e una Annette Bening in ottima sintonia, stanno insieme da più di quarant’anni. Ogni anno che passa la loro vita diventa più monotona, così come il loro rapporto, pur ancora pieno di affetto. Jerry storce il naso al prospetto della pensione, che vede come un lungo susseguirsi di camice informali (che non ha) e di gite in barca a pescare (che odia fare). Nulla a che vedere con quei famosi “anni d’oro” di cui la gente intorno a lui continua a parlare. Nella piccola Evart c’è ben poco da fare per colmare la giornata, soprattutto se si è in pensione. Ma di una cosa Jerry e Marge sono certi: non sono tipi da scommesse. 

Fino a che un giorno Jerry si imbatte in un volantino di WinFall, un nuovo gioco della lotteria e, grazie alla sua grande abilità aritmetica, trova una falla nel sistema. Questa svista permetterebbe al giocatore di estromettere la fortuna dal gioco, assicurandosi sempre una vittoria. Nelle vesti di pensionato e non più di professore di chimica come in Breaking Bad, il personaggio di Cranston si ritrova inizialmente ad agire all’insaputa dei suoi cari, ma questa volta non si tratta di cucinare cristalli di metanfetamina, bensì di comprare migliaia e migliaia di biglietti della lotteria. Quando scopre che anche a Marge piace il brivido del rischio, la loro gita fuori porta abituale diventa andare in Massachusetts nell’alimentari del buffo Bill (Rainn Wilson), stampare biglietti della lotteria per dieci ore di fila e controllare le vincite in un motel poco frequentabile.

L’elemento più sorprendente di questa commedia biografica è che non si tratta di una storia di frode o di criminalità organizzata. L’attività della coppia è del tutto regolare, è semplicemente matematica. Ma per Jerry e Marge si tratta soprattutto di aver trovato qualcosa di cui parlare, di un’avventura. Sono due le storie d’amore al centro della vicenda: quella tra i due pensionati, ma anche quella che lega la coppia ai cittadini di Evart. In risposta alla famosa domanda “cosa faresti se vincessi milioni di dollari alla lotteria?” agiscono in modo umano. Il film di Frankel diverte, commuove e insegna alle nuove generazioni, nel film rappresentate da Tyler (Uly Schlesinger), uno spocchioso studente di Harvard, che non è mai troppo tardi per imparare a divertirsi e a sognare. Forse è proprio per questo che lo sceneggiatore Brad Copeland decide di ambientare la storia nel presente: per darle, pur nella sua eccezionalità, un tono universale. Magari non si vincono i milioni come Jerry e Marge, ma nella vita un modo per “vincere la lotteria” con le persone a cui tieni si può trovare e a volte questa felicità può prendere le forme più inaspettate: come quella di due macchinette della WinFall, una accanto all’altra.

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