Il Gattopardo: la memoria riformattata
Ci sono storie che sembrano scritte per non essere riscritte. Eppure, ogni tanto, ci si prova. Netflix lo ha fatto con Il Gattopardo, trasformando il romanzo di Tomasi di Lampedusa – già pietra miliare del nostro cinema per mano di Visconti – in una serie in sei episodi. Il risultato?
Adolescence: la fatica di vedere
Nel caos organizzato di un’offerta seriale che sempre più si affida a formule, strutture narrative ricorrenti, tempi dopati e architetture emotive standardizzate, Adolescence si impone con un gesto opposto.
The Residence: un giallo politico con influenze da Agatha Christie
The Residence, la nuova serie targata Shondaland, sembra nata proprio per compiacere un algoritmo che conosce in modo approfondito il pubblico e i suoi desideri, ma ha un grande privilegio: non nasconde mai la sua natura derivativa.
Dieci Capodanni: la Serie che conquista RaiPlay e il pubblico Millennial
Settembre 2024, Lido di Venezia, Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Insieme alle centinaia di film presentati nelle diverse sezioni, ci sono, come negli ultimi quattro o cinque anni, anche le serie televisive d’autore. Oltre all’acclamatissima M - Il figlio del secolo di Joe Wright, a Disclaimer di Alfonso Cuarón e a Familier som vores di Thomas Vinterberg, è stata presentata anche Los años nuevos di Rodrigo Sorogoyen, Sara Cano e Paula Fabra.
Miss Fallaci: la vita di Oriana Fallaci tra giornalismo, passione e verità
Miss Fallaci, tratta dagli scritti della celebre giornalista Oriana Fallaci, è molto lontana dal concetto Fiction Rai, ormai parte dell’inconscio collettivo. In onda ogni martedì in prima serata su Rai1, due episodi alla settimana a partire dal 18 febbraio. La miniserie di 8 puntate è ora in streaming su RaiPlay. Il ritratto della signora Fallaci è tutt’altro che impostato e politicizzato, come si potrebbe pensare.
A Thousand Blows: razzismo e sopravvivenza a Londra nella serie di Steven Knight
Steven Knight è un’incognita nell’industria televisiva contemporanea. Dopo aver creato Peaky Blinders (e altri si sarebbero fermati qui per viverne di rendita per il resto dei loro giorni), ha provato a dedicarsi a nuovi progetti seriali, senza mai ritrovare quello stesso plauso da parte della critica e del pubblico (nel cinema gli è andata meglio, sceneggiando Spencer e Maria per Pablo Larraín).
Berlino Codice Rosso: il medical drama che svela le sfide del pronto soccorso
Il pronto soccorso è un limbo, un luogo in cui entri con un’urgenza estrema ma da cui non sai come, quando e se ne uscirai. Il tempo si dilata una volta seduto sulle sedie - sempre che vi si trovi posto - tra dolori lancinanti e mancanza di risposte, mentre il team di dottori cerca di fare il possibile per rispondere in modo ordinato ed efficace alle emergenze di tutti lottando contro il tempo che scorre inesorabilmente.
Cobra Kai 6: la resa dei conti tra karate, nostalgia e identità
C’è un momento in cui una storia capisce che deve chiudere il cerchio. Quando ogni colpo sferrato ha già trovato il suo contraccolpo, quando ogni rivalità ha svelato il suo senso più profondo. Per Cobra Kai, quel momento è arrivato.
Running Point: la serie di Mindy Kaling tra Sport, Famiglia e Ambizione
Running Point è quello che succede quando osservi il successo di critica e di premi ottenuto da Succession e Ted Lasso tra il 2020 e il 2023 e decidi di seguire quell’onda. È importante specificare, ai fini di questa recensione, che chi scrive ha tatuate sul proprio corpo sia Succession che Ted Lasso, quindi tale osservazione non vuole essere una frecciatina, ma una realtà oggettiva da osservare con un relativo entusiasmo.
American primeval: ovunque, wilderness
Nel polveroso e selvaggio Utah del 1857, si scontrano, in una grande guerra per la sopravvivenza, l’esercito degli Stati Uniti, i nativi, i pionieri e le milizie dei mormoni. Fin dal primo episodio di questa rude e brutale serie western Netflix, si respira l’autorialità di un progetto scaturito dall’inventiva di Mark L. Smith e diretto con ritmo forsennato e riprese sghembe e taglienti da Peter Berg.
M – Il figlio del secolo: il linguaggio del cinema che interpreta la Storia
Riscrivere la storia dandole il giusto peso, spazio e corso non è semplice, lo è ancor meno quando si vanno a toccare pagine cruciali con cui non si sono ancora davvero fatti i conti. I romanzi di Antonio Scurati hanno acceso il dibattito spaccato in due pubblico e critica, fatto ardere il sacro fuoco della polemica. La miniserie tratta dal primo volume M - il figlio del secolo, sin dal suo passaggio alla Mostra del Cinema di Venezia ha suscitato un dibattito analogo.
Newtopia: Horror, follia e colpi di scena
Newtopia parte forte, con un mix di generi che potrebbe essere un disastro annunciato e invece funziona. Horror, azione, commedia, romance: c’è tutto, e tutto insieme. Il rischio era di finire nella solita fiera del nonsense, ma i primi due episodi dimostrano che la serie ha un’identità precisa e una regia che sa come gestire il caos senza farlo implodere su se stesso.
The Bad Guy Stagione 2: Identità, Potere e Verità
“Ma tu, chi minchia sei?”: si concludeva così la prima stagione di The Bad Guy (la serie italiana firmata Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi e distribuita da Prime Video), con il protagonista Nino Scotellaro alias Balduccio Remora (Luigi Lo Cascio) minacciato dalla pistola del suo acerrimo rivale Mariano Suro (Antonio Catania). All’inizio della seconda stagione, la maschera di Nino pare destinata a cadere: cadrà, infatti, ma a conoscere la vera identità del “cugino venuto dall’America del sud” –seppur in un dialogo colmo di ironia – sarà innanzitutto Teresa (Giulia Maenza), la figlia di Mariano, a cui il nostro si è avvicinato e affezionato negli ultimi tempi. Il legame con la ragazza è uno dei cardini su cui è strutturato questo nuovo ciclo di episodi: con andamento altalenante il loro rapporto si consoliderà in una alleanza per il potere destinata a dare del filo da torcere alle forze dell’ordine, tingendo la serie di un interessante tocco di femminismo (o meglio, di empowerment femminile) nel legare questa e altre donne al tema del potere e alla stessa progressione narrativa.
Invincible 3: sangue, potere e nuovi mostri
Invincible 3 è tornato. E, nonostante il mare di offerta in streaming, resta una delle poche serie animate in grado di restare a galla, mantenendo uno strepitoso livello qualitativo in termini narrativi e di coraggio nella messa in scena. Invincible, come il fumetto da cui nasce, o la guardi e te la divori tutta insieme, oppure non la guardi affatto. Non ci sono compromessi.
Clean Slate: quando l'amore e l'accettazione superano i pregiudizi
In un momento storico in cui il governo americano minaccia violentemente i diritti e anche la stessa esistenza delle persone transgender, anche una semplice serie comedy come Clean Slate appare come un atto di resistenza, dove l’ottimismo della narrazione non è solo uno scudo, ma anche una forza propulsiva capace di trasformare i pregiudizi in una necessaria apertura mentale.
Amare da Morire: Rom-Com sincera e maliziosa su Apple TV+
La commedia romantica sembra essere al giorno d’oggi un’arte persa che sopravvive solo grazie a una forte tradizione passata e ad alcuni film e serie che provano a mantenere viva quella fiamma sempre più fioca (vedasi Tutti Tranne Te su Prime Video). Il genere è portatore, ovviamente, di una visione eccessivamente spettacolarizzata dell’amore, dove lo straordinario è fondamento della quotidianità. È in questo contesto che arriva Amare da morire (in lingua originale A muerte), la nuova serie uscita il 5 febbraio su Apple TV+ e firmata da Dani de la Orden, regista e sceneggiatore fresco di otto nomination ai Goya per il suo film Casa en flames, insieme a Natalia Durán e Oriol Capel.
Vita da Carlo 3 – Verdone all’Ariston
Come si suol dire non c’è due senza tre e infatti approda alla terza stagione anche Vita da Carlo, serie nata quasi per scommessa come una sorta di fanservice, dopo l’ultima (ad oggi) travagliata e sfortunata opera cinematografica di Verdone, Si vive una volta sola e bisogna ammettere che la scommessa è vinta, visti gli ascolti registrati. Il continuo intrecciarsi tra pubblico e privato è proprio l’idea più interessante che sta alla base dell’intera serie (la cui distribuzione è passata da Prime Video a Paramount+), in quanto Verdone cerca di restituire un’immagine nuova di sé stesso, andando oltre l’interpretazione di maschere ben collaudate e mettendosi in scena attraverso una sorta di autofiction sospesa tra momenti sit-com e squarci da reality, dove tic e cliché caratteriali dei suoi tipici personaggi vengono perfettamente metabolizzati dall’autore/interprete.
Zorro: decostruzione di un mito
Dalla penna di McCulley al fascino di Antonio Banderas, passando per Douglas Fairbanks e Alain Delon. Zorro ne ha fatta di strada in più di cento anni, confermandosi, anche grazie alla produzione televisiva del 1957, uno dei personaggi più amati dal pubblico di ogni era. Cosa si potrebbe, dunque, ancora dire sul vigilante mascherato che scorrazza in groppa al fedele Tornado, e lascia Z come firma sulla divisa del Sergente Garcia? Una domanda che Benjamin Charbit e il suo team si devono essere posti prima di proporre un nuovo adattamento, una domanda a cui hanno trovato una risposta originale e vincente.
Paradise: segreti, famiglia e potere nel political drama di Dan Fogelman
Paradise (Disney+) non è la serie che lo spettatore si aspetterebbe da Dan Fogelman, il creatore di This is Us (Prime Video e Disney+). Passare da uno struggente dramma familiare a un political drama può apparire come una scelta audace, ma Paradise assomiglia più di quanto potrebbe superficialmente sembrare al suo predecessore.
Uonderbois e una Napoli fantastica da riscoprire
«La gente si è scordata che questa città è magica.», così esordisce l’ambiguo personaggio di Clemente (Giovanni Esposito), colui che sa tutto della Napoli sotterranea con le sue mappe e i suoi appunti. Proprio questo è il presupposto da cui parte la forza di questo piccolo gioiellino in sei episodi in streaming su Disney+: Uonderbois. Qui riportato letteralmente così come è pronunciato nella serie che mescola e mixa, in maniera del tutto originale, le situazioni classiche delle storie d’avventura per ragazzi, di stampo Goonies o Jumanji, contestualizzando il tutto in una Napoli “velata” e sotterranea, con i suoi miti, i suoi tesori e le sue leggende.